L’inverno sta arrivando e con esso il freddo più intenso. Per chi lavora in esterno è il periodo più impegnativo dell’anno soprattutto per mani e piedi: tenerli al caldo, o almeno a una temperatura accettabile a volte può essere davvero un’impresa.
Per fortuna l’abbigliamento giusto ci viene in soccorso, basta saperlo scegliere. Oggi vedremo insieme come proteggere al meglio i piedi in inverno esaminando le tre caratteristiche fondamentali di una buona scarpa antinfortunistica invernale.
Cominciamo con lo sfatare un mito, quando abbiamo i piedi freddi non dipende dalla temperatura ambientale, almeno non direttamente. Sarà capitato a tutti in una giornata di lavoro di avere i piedi freddi anche dopo che è il sole è uscito e magari la temperatura è diventata più sopportabile. Perché?! Anche se la temperatura aumenta, nei mesi più freddi, il terreno rimane ghiacciato e i piedi stando a stretto contatto con il suolo difficilmente si riscalderanno.
Il terreno, dunque, è il principale responsabile dei piedi infreddoliti, teniamone conto quando scegliamo le nostre scarpe antinfortunistiche invernali.
È inutile acquistare scarpe imbottite o con la pelliccia interna, che vi faranno solo sudare i piedi, rendendoli ancora più freddi. Quando si acquista una scarpa antinfortunistica invernale è bene puntare a modelli con la suola alta a carrarmato in grado di isolare il più possibile il piede dal terreno.
Sarà banale ma il caldo arriva dal nostro corpo, più precisamente dalla circolazione del sangue. Abbiamo sicuramente sperimentato tutti che camminando il piede è meno freddo e che, invece, stando fermi ci si gelano i piedi e istintivamente li muoviamo per riattivare la circolazione.
Tutto vero ma cosa c’entra questo con le scarpe antinfortunistiche? C’entra perché alla base della circolazione del piede c’è il meccanismo della pompa plantare che si attiva camminando, ma ciò non avviene se si indossa una scarpa non adatta…
Come si riconosce la scarpa giusta? Beh, ogni piede è diverso ma è facilissimo riconoscere la scarpa ideale: è quella più comoda!
Magari non ci avete mai pensato ma una scarpa più comoda è anche una scarpa più calda; il piede muovendosi in modo più naturale fa circolare meglio il sangue tenendo i piedi al caldo.
In un nostro precedente articolo del blog “Scarpe antinfortunistiche: come evitare l’eccessiva sudorazione dei piedi?” avevamo parlato di umidità e di tutti i problemi che causa ai piedi. Un piede bagnato sarà sempre freddo, soprattutto in inverno.
Come mantenerli asciutti? L’umidità del piede può provenire sia dall’esterno che dall’interno, vediamo i due problemi uno per volta.
Pioggia, neve, fango … l’acqua può arrivare da mille fonti diverse, ma il risultato è sempre lo stesso: una volta che il piede è bagnato tenerlo caldo è impossibile.
Per proteggersi dall’acqua esterna occorrono scarpe antinfortunistiche invernali con una tomaia (la parte esterna della scarpa che avvolge il piede) impermeabile. Come si riconoscono? Beh, se il vostro rivenditore è onesto vi indicherà la scarpa corretta, ma se volete controllare in autonomia basterà cercare sulla confezione della scarpa due diciture “S3” e “WR”, sono standard internazionali che indicano la resistenza all’acqua della scarpa. Vediamolo più nello specifico:
L’acqua non fa presa sul tessuto della scarpa e scivola via. Una scarpa antinfortunistica S3 protegge dagli schizzi di acqua o da una pioggia leggera ma non è impermeabile.
Se il piede finisce accidentalmente in una pozzanghera probabilmente rimarrà asciutto, ma se lavorate nel fango, nella neve o piove a dirotto il piede dopo un po’ sarà comunque bagnato.
Il tessuto di cui è fatta non lascia passare l’acqua all’interno, anche se immersa in acqua. Una scarpa antinfortunistica WR vi dà la massima protezione contro l’umidità esterna.
Le scarpe antinfortunistiche più vendute per l’inverno sono S3 oppure S3+WR la scelta non è sempre semplice perché ovviamente le scarpe WR (impermeabili) sono più pesanti e meno morbide delle S3 (idrorepellenti) e quindi occorre valutare in base al proprio lavoro qual è il compromesso migliore. L’ideale sarebbe averle entrambe e scegliere in base alla giornata la scarpa più giusta.
Può sembrare più costoso, ma non è così perché alternandole dureranno più a lungo, esattamente come le gomme dell’auto estive durano più a lungo se d’inverno si montano le invernali.
Ve ne abbiamo già parlato nel nostro articolo blog sopracitato: i piedi devono “respirare”. Un piede sudato è un piede freddo e questo vale soprattutto per chi soffre di sudorazione dei piedi.
Per ovviare a questo problema occorrono:
È inutile, infatti, comprare una scarpa traspirante e poi mettere il piede in un calzino sintetico.
Ora che sapete quali sono le caratteristiche di una buona scarpa da lavoro invernale, non vi resta che recarvi nel vostro negozio di fiducia per scegliere una scarpa antinfortunistica invernale con una suola alta, comoda e con una protezione S3 o S3+WR.
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